mercoledì 18 agosto 2010
Feria Internacional del Libro de la Paz.
Inizia la Fiera del Libro. I nostri mobili sono nella piazza principale (in primo piano), nello stand dell'Ambasciata italiana (sullo sfondo), e nei due saloni di conferenza.
Feria Internacional del Libro de la Paz.
Un pizzico di orgoglio. Seduti selle nostre sedie CUARTO DE LUNA e davanti a uno dei nostri tavolini RAYAN, da sinistra verso destra: l'ambasciatore italiano, il sindaco di La Paz, la ministra boliviana della Cultura, il presidente della Camera Boliviana del Libro. L'Italia è il paese d'onore di questa edizione e l'ambasciatore porta in dono all'inaugurazione un quartetto di voci femminili che intona canti salentini. Scherzi a parte, mi si sono gonfiati gli occhi di lacrime. Oggi la Puglia mi è mancata davvero.
Visita dei ragazzi di Carabuco.
L'emozione della prima intervista.
Stefano, per gli amici Ciuffo.
Un piccolo dono al nostro caro ambasciatore.
L'Ambasciatore si merita un dono, non fosse altro per la sua fede giallorossa. Durante la prima partita di campionato, pareggiata in casa con il Cesena, mi ha incaricato di tenerlo aggiornato da lontano (io davanti a internet) sulla partita mentre lui teneva una conferenza sulla poesia italiana del 20.mo secolo. Da ridere, specie quando gli ho fatto cenno da lontano che la partita era terminata e lui, interrompendo la relazione dice: "Disculpen, recien ha llegado una mala noticia" (Perdonatemi, mi è appena arrivata una brutta notizia). Daje ambasciatò!
un po' di poesia...
...un po' di poesia ce la mettono anche persone meno famose. Mia mamma sa che devo essere ricevuto dal'ambasciatore e dall'Italia mi manda una giacca, per non sfigurare. Grande Teresa! E poi Giorgino, qui con me in foto. Nei mesi in cui Lele, responsabile della cooperativa, è in Italia, lui porta sulle spalle tutto il peso della coop dei mobili e di tutte le altre mille cose della missione di Escoma. Con umiltà, passione, volontà tipiche di tanti volontari dell'OMG. La sera della inaugurazione sta come 'na Pasqua, abbiamo lavorato due giorni a scaricare i mobili e allestire gli stand, è l'ora di raccogliere i frutti. Per due settimane circa 80 mila persone apprezzeranno i nostri mobili, chiederanno preventivi e si commuoveranno ascoltando la storia di questo sogno che Padre Ugo ci ha insegnato a vivere.
lunedì 16 agosto 2010
Festa per l'anniversario della cooperativa Don Bosco.
Il 16 agosto ci si ritrova a Carabuco con tutte le famiglie dei ragazzi che lavorano come artigiani in cooperativa. E' bello vedere come questi ragazzi che sono entrati nelle nostre scuole sognando di emigrare dalla Bolivia per paesi più ricchi, ora sono qua a festeggiare con le mogli e i figli, ai quali regalano la stessa educazione di Don Bosco che hanno ricevuto loro.
Si inizia la mattina con il torneo di calcio maschile, ecco la mia squadra, l'Argentina, con le magliette regalate dalla equipe della comunità educativa Don Gregorio Varrà di Bari....gracias amigos.
Festa per l'anniversario della cooperativa Don Bosco.
Si va a pranzo in tutta allegria, e l'allegria sono i figli dei ragazzi della cooperativa. UN'aria di festa semplice, che mi ricorda le feste di paese quando ero bambino, sapersi divertite con poco, senza esagerare, senza agghindarsi con vestiti e firme che non servono, quando regnano l'amicizia, un'ideale puro e la gratuità.
Festa per l'anniversario della cooperativa Don Bosco.
E prima di riprendere i giochi...
domenica 15 agosto 2010
...gita di ferragosto.
...gita di ferragosto.
e poi tutti a casa!
venerdì 13 agosto 2010
El dia del anciano.
Simone di Carabuco, da ridere.
giovedì 12 agosto 2010
Da Lima a La Paz 29 ore in bus!
Per ragioni di risparmio (le missioni si mantengono con il lavoro volontario dei nostri amici in Italia), abbiamo deciso di scendere in Bolivia in bus. 6 bus per un totale di 29 ore di viaggio, ma che paesaggi incredibili. I fenicotteri salutano con il loro volo il nostro passaggio dalla parti di Puno, al sud del Perù.
L'orfanotrofio di gnagna.
Il viaggio in Cile era via Lima. Così al ritorno io e Simone ci siamo fermati un giorno nella capitale peruviana, per salutare i tanti amici dell'OMG che vivono qui, e soprattutto perché io sono molto affezionato all'orfanotrofio di Gnagna, gestito da Rosanna, valtellinese come Simone.
Per evidenti ragioni non farò nomi dei bambini, alcuni dei quali sono qui da quando passai per la prima volta nel 2006. Nè posso mostrare foto degli stessi.
Però posso dire che ho fatto fatica a trattenere le lacrime: c'era infatti un'aria di festa, in quanto due fratellini di 7 e 5 anni avevano quel giorno ricevuto la notizia che il giudice aveva fatto l'abbinamento a una coppia italiana. Loro erano un po' nervosi. Gli altri, alcuni li prendevano in giro, intimandogli di apprendere presto l'italiano, altri chiedevano a Rosanna quando sarebbe arrivata la lettera del giudice anche per loro.
E' stato un pomeriggio dolcissimo, che ancora di più mi ha allontanato dalla frenesia e dalla superficialità della vita in Italia. Sono in contatto via Skype con un'amica che è in Angola, e lei mi dice le stesse cose.
Nella foto l'orfanotrofio.
Taxi a tre ruote.
Cile, paese molto europeo.
Con Simone e Beppe siamo andati a sondare il mercato cileno, una economia ricchissima. I contatti seminati spero portino buoni frutti, ma si deve tornare a esporre i mobili dei nostri ragazzi.
Santiago è favolosa, molto moderna. Alle spalle le Ande innevate regalano albe e tramonti che poche capitali possono permettersi.
Sarebbe la mia città ideale: molto tango, molta carne (in tutti i sensi), ottimo vino, un'ora dalle piste da sci, un'ora dal mare.
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