domenica 27 giugno 2010
Colazione e via.
Oggi e’ il giorno delle lagune, una più bella dell’altra. Si sale parecchio, d’ora in poi saremo sempre oltre i 4mila. Ci fermiamo a vedere la ferrovia che porta ad Avaroa, prima stazione in Argentina. Da qui si vede il vulcano Ollawe, 5.850 mt, per metà in Bolivia e per metà in Cile. In verità tutta la giornata si svolge sul confine cilo-boliviano. Ta i due paesi non corre buon sangue, per via di una guerra in cui la Bolivia erse il suo unico accesso al mare. Per questa ragione le nostre guide hanno timore di sconfinare in Cile; a noi i doganieri cileni chiederebbero una manciata di dollari per non darci fastidio. A loro sequestrerebbero il mezzo…e quindi noi rimarremmo a piedi. Vorrei più silenzio nel fuoristrada, non vorrei sentir parlare di mondiali di calcio e di altre cose superficiali. Ceco di alienarmi, ma sono seduto accanto all’autista e devo sempre tradurre inglese/spagnolo. Francamente inizio a essere stufo di questo accento inglese e delle loro esclamazioni, tra cui regna sovrana “AMAZING!!!”. Molto meglio lo spagnolo, più musicale, più passionale.