pè caso, niente niente, tante vorte...stavi a cercà na parola chiave?

sabato 19 giugno 2010

I bambini degli italiani in missione.


Domenico e Barbara dirigono l’ospedale di Escoma: hanno quattro figli, che con i loro tratti da svedesi stridono con i loro compagni di scuola come un vegetariano in una Kebaberia. Per me i bambini che crescono qua hanno una marcia in più. Giocano con tutti gli animali, si lavano da soli, mangiano da soli, giocano con poco, mi sembrano piu’ svvegli dei pari eta’ italiani, soprattutto meno fifoni. La struttura del nuovo ospedale in costruzione, appena fuori di casa loro, è un vero luna park. Non sanno cosa sia la Playstation. A sera vediamo un film “La fabbrica di Cioccolato”. Lo seguono in silenzio, più in piedi che seduti, mancavano solo le mani giunte!

Nel pomeriggio mi vedo con Giorgio del lecchese, sta guidando la cooperativa di mobili, in attesa che a settembre torni Lele. Con lui facciamo il punto della situazione. Non è il top: manca la legna secca, mancano i lavori. Se non abbiamo lavori dobbiamo far rimanere i ragazzi a casa, senza poterli pagare. Intanto ci sarebbe da arredare un ristorante per turisti nel pieno centro di La Paz, accanto alla Iglesia de San Francisco. Se prendiamo questo lavoro potremmo respirare un pò, in attesa che mi metta all’opera e inizi fare quello che per cui mi hanno chiesto di venire qua…trovare nuovi clienti per i nostri ragazzi.

Intanto il 14 luglio inizia la consegna dei mobili a uno dei tanti hotel di Samuel Medina Doria, un miliardario che ha fatto fortuna col cemento e poi si è buttato sul turismo, con una catena di hotel. Ha tentato anche una sortita in politica, sfidando l’indigeno Evo Morales alle presidenziali 2009. In Italia con quattro chiacchiere e due veline avrebbe vinto, ma sti boliviani tanto stupidi non sono, e così hanno rivotato Morales.